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Il diritto alla mobilità è garantito all'articolo 20 della Convenzione Internazionale dei diritti delle persone con disabiltà. Rientra, inoltre, nel «diritto all'autonomia della persona»: ciò significa la possibilità di viaggiare liberamente, per lavoro, per necessità, per piacere…
Molte persone con grave disabilità hanno riconquistato autonomia anche grazie ai Centri di Mobilità che hanno lo scopo di permettere a tutte le persone con gravi disabilità motorie di accedere all'idoneità per ottenere la patente speciale di guida.
Nel 1995 erano presenti solo 21 tipi di adattamenti per la guida approvati dal Ministero dei Trasporti. A Dicembre 2004 gli adattamenti per la guida, disponibili ed approvati dallo stesso Ministero, erano 137.
Dall'anno di emanazione del nuovo Codice della Strada (1992) ad oggi, le persone con disabilità sono state autorizzate alla guida non solo dei motocicli a due e a tre ruote, delle automobili e degli autobus, ma finalmente ora possono anche accedere e condurre i taxi, i quad, i trattori e le barche a motore.
i centri di mobilità (CdM)
Nel 1995 l'obiettivo di Fiat Auto era di permettere a tutte le persone con gravi disabilità motorie di accedere all'idoneità per ottenere la patente speciale di guida. Fiat Auto, così, ha attivato il primo Centro di Mobilità, con il quale si proponeva di offrire un concreto supporto al conseguimento degli obiettivi di mobilità personale di molte persone con disabilità, accompagnandole all'ottenimento della patente speciale, attraverso un percorso meno faticoso.
Da allora, i Centri di Mobilità si sono moltiplicati, adeguando la loro funzionalità al principio di «diritto all'autonomia della persona», in collaborazione con le Associazioni di persone con disabilità. Oggi esistono quasi 30 Centri di Mobilità in tutta Europa, di cui 18 in Italia nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige,Friuli venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, marche, Lazio, Umbria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
I Centri di Mobilità operano a stretto contatto con le Associazioni di persone con disabilità e collaborano con le Amministrazioni Pubbliche, i Servizi socio-sanitari (in particolari, le Aziende USL e le Commissioni Mediche patenti speciali), rappresentando così un'importante risorsa per il territorio in cui operano.
A tutt'oggi circa 10.000 utenti sono stati sottoposti a valutazione VCR
I dati raccolti
Presso tutti i Centri, oltre a testare direttamente le auto ed i dispositivi adattati, è possibile effettuare una valutazione computerizzata attraverso un simulatore che tecnicamente è definito Verificatore di Capacità Residue. I numerosi dati relativi ai test eseguiti sui simulatori sono stati messi a disposizione (nel rispetto della normativa sulla privacy) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’Istituto provvederà alla loro elaborazione al fine di valutare se i risultati potranno essere utilizzati nell’ambito delle ricerche per una maggiore sicurezza stradale per tutti. Le persone con disabilità che si sono sottoposte alla valutazione con il simulatore, quindi, non solo hanno fatto qualcosa di utile per se stessi ma, indirettamente, stanno contribuendo alle ricerche sulla sicurezza stradale.